DI PARIGI, BRUXELLES E IL RESTO

Siamo in guerra....non ce lo dicono, ma siamo in guerra.
Nessuno della nostra generazione ha idea di cosa sia la guerra, per davvero.
Ce l'hanno raccontata, ci hanno raccontato dei bombardamenti, delle sirene antiaeree, del coprifuoco, della miseria. Ci hanno raccontato di chi partiva e non tornava. Abbiamo letto le lettere che si scrivevano dal fronte. Abbiamo visto le foto dei nostri nonni e zii in divisa. Abbiamo visto la guerra nei loro occhi. L' abbiamo letta e studiata sui libri di storia, sui diari pubblicati...
L'abbiamo vista in mille documentari. L'abbiamo vista anche a novembre e ieri. Ma non sappiamo come sia realmente una guerra. Non siamo preparati a vivere una guerra. Eppure....eppure siamo in guerra e ancora non lo sappiamo. Non riusciamo a renderci conto della realtà.
Non sappiamo dirlo a noi stessi e ciononostante abbiamo il DOVERE di spiegarlo ai nostri figli.
Di dire loro che la guerra è reale, anche se la stiamo vedendo in TV.  Perché QUESTA  guerra, finché non ci toccherà personalmente, la vivremo attraverso il telegiornale e i vari reportage, che ce la mostreranno come qualcosa che non ci riguarda. Ma CI RIGUARDA! Riguarda tutti noi. Dobbiamo prenderne coscienza, al di là di quello che politicanti e mass media vogliono farci credere.  Dobbiamo imparare a convivere con la paura e con la sofferenza.  E pregare. Pregare tutti,  quale che sia il Dio in cui crediamo o non crediamo. Perché davanti a questo, davanti alla paura di morire,  tutti pregano. Anche chi dice di non credere prega, davanti alla morte. E allora sapete? Io inizio a pregare prima. Voi fate come volete. Ma prendiamone atto!  SIAMO IN GUERRA!

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