DI SCALOPPINE GIAMBONATE E ALTRE COSINE

La Pirla, qualche giorno fa, entra nella mensa aziendale, legge il menu del giorno e resta basita.
"scaloppine giambonate".... COSA.CAVOLO.SARANNO????
E' giocoforza rompere le scatole allo chef ( che se lo chiami cuoco, semplicemente, capace che si offende e fa come Bastardich Bastianich e ti tira addosso il piatto), cosa siano ma soprattutto... come si cucinano???
Semplice!
"Prendi la fesa di tacchino, ma anche il petto di pollo va bene, lo batti e lo fai dorare in padella con una noce di burro, poi metti il vino bianco e lo fai sfumare, aggiungi un po' di latte, che ti ammorbidisce la carne e ti fa la puccia, quando sono cotte, spegni il fuoco e metti una fetta di sottiletta (IO??? LA SOTTILETTA??? MA MI VEDI? TI SEMBRO UNA DONNA DA SOTTILETTE?)... no, ma va bene anche un formaggio qualunque che fonda (AH.. MEGLIO) e.... UNA FETTA DI PROSCIUTTO COTTO. finito."
" E quindi?"
"E quindi la mangi!"
"No, dico... E QUINDI GIAMBONATA PERCHE'?!
"GIAMBONATA PERCHE' IL PROSCIUTTO IN FRANCESE E' JAMBON!"
 Cavolo c'entra, anche in dialetto si dice "ul giambun!"
" eeeeh... MA A NOI CHEF PIACE DARE NOMI ISPIRATI!"


Succo della storia... ho passato la pausa a farmi spiegare come mettere una fetta di prosciutto su una fetta di tacchino!
però era buona... gradita anche a casayanez con un bel purè di patate!


 Le altre cose sono: pasta per la pizza, ricoperta di edamer e prosciutto cotto (quindi giambonata, se volete essere fantasiosi), intrecciata e cotta per circa 20 minuti alla massima temperatura in forno ventilato e megabrioche (fatta con 500 gr di farina) con gocce di cioccolato. (per questa ricetta vedete QUI)

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