OGGI MI ESPONGO SULLA PUBBLICA PIAZZA

E non importa se penserete che io sia una bigotta, omofoba e retrograda.
E me ne frego se qualcuno si sentirà più moderno di me.
E me ne strafrego se mi dite che il gender non esiste.
Ma diciamole le cose! Chi se ne importa delle unioni gay? Volete sposarvi? Fatelo! Così poi, anche per voi i redditi faranno cumulo e pagherete le stesse tasse di noi poveri bigotti omofobi e retrogradi che ci siamo GIÀ  sposati.
Ma non ditemi che per fare un figlio non servono un uomo e una donna, perché è scientificamente provato che è così!
Persino per le piante!
E soprattutto non venitemi a dire che non esistono due sessi, che ognuno è libero di sentirsi uomo o donna a seconda di come gli gira la giornata.
Perché questo è gender!
E adesso chiudete gli occhi e provate ad immaginare i VOSTRI  figli che domani mattina si alzano e vi dicono
" ok genitore 1! Io oggi sono una femmina, mi chiamo Lucilla e mi voglio truccare , mettere la gonna e le scarpe col tacco. Per stamattina.  Poi oggi pomeriggio torno a essere Ludovico, se mi va,  e vado a giocare a rugby con Mario e Giovanni " .
O le VOSTRE  figlie che oggi pomeriggio saranno Ludovico perché "mi gira bene di essere un maschio " .
No, scusate...io questo non lo accetto!
Insegnare una cosa del genere a delle menti ancora in formazione significa solo generare confusione, ansie.
A me pare che gli adolescenti abbiano già abbastanza ansie di per sé e i bambini più piccoli siano già sottoposti ad abbastanza pressioni.
GIUSTISSIMO, e lo scrivo in maiuscolo, insegnare il rispetto e la convivenza con il diverso, ma diverso in ogni senso, non solo in quello sessuale. Diverso nel colore, nella religione, nella cultura, nella fisicità, nell'abilità. Insegnare che non si risolve nulla con la violenza e che violento lo è solo chi ha paura delle diversità.
Ma tutto il resto no! Non è moralmente accettabile. Non è educativo.
E se lo accettiamo, cresceremo un paio di generazioni di schizofrenici patologici, prima di renderci conto che maschio e femmina sono realtà.  Che sono diversi. E che servono entrambi.