LETTERA A UN'AMICA

Carissima. So che quando la gente parla, lo fa per farti del male. Lo fa perché gode nel vederti soffrire, per invidia, perché gli manca qualcosa che tu hai. E so quanto faccia male.
Ma so anche che tu hai fondato la tua casa sulla roccia e uno scossone non la farà crollare. Al limite potrà creare delle crepe nei muri, ma le crepe si ripararano.
E so anche che la tua roccia è il Signore. Che lo stucco per riparare è la preghiera.
E per questo hai tutta la forza per reagire. Per perdonare. Per amare.
Perché sei pienamente consapevole che Dio stesso ci perdona e ci ama talmente tanto da essersi lasciato uccidere per salvarci.
E se Lui ha fatto ciò, con il suo aiuto anche noi possiamo farlo: perdonare, amare, ricominciare.
San Paolo ha scritto "la moglie sia sottomessa al marito" . Non nel senso di schiava...ma nel senso di sostenerlo, anche quando sbaglia. Ma ha detto anche "uomo, sposala e muori per lei" . Ecco... a questo punto, non potrà non morire per te. Non dopo ciò che gli hai dimostrato.  Un uomo che si vede guardato con gli occhi dell'Amore, non può non morire per la propria donna  (non in senso letterale, ovviamente , ma nel senso che rinuncerà a molto di ciò che gli farebbe comodo fare, pur di "compiacere" la propria donna ) .
Sono certa che riuscirete a stuccare le crepe talmente bene che non vi ricorderete neppure dove siano.
Un abbraccio e una preghiera per chi mi ha dato una lezione di vita.

Commenti

Post più popolari