NOI CHE....


Noi che siamo l'ULTIMA generazione con i ricordi in bianco e nero.
Noi, che non avevamo 999 canali, ma solo il primo e il secondo, rai, rigorosamente.
Noi che eravamo fortunati se riuscivamo a vedere Capodistria e la televisione svizzera italiana, con scacciapensieri al sabato prima di cena e dopo il bagno di rigore.
Noi, che quando è arrivato Goldrake abbiamo scoperto i cartoni giapponesi.
Noi che non ci perdevamo una puntata della tv dei ragazzi, del dirigibile con Mal dei Primitives e la fatina bionda Maria Giovanna Elmi.
Noi, che la televisione andava accesa un quarto d'ora prima, e stavamo lì ad aspettare che il puntino bianco al centro si allargasse fino a mostrarci la "rete" della rai tv.
Noi che giocavamo per strada a campana ( o mondo) e un due tre stella , nei boschi a nascondino e guardia e ladri e regolarmente si perdeva qualcuno.
Noi che rubavamo le pannocchie nei campi per farle abbrustolire su fuochi improvvisati.
Noi che non avevamo i videogames.
Noi che non avevamo il cellulare, per chiamarci suonavamo il campanello o usavamo il telefono fisso: questo.
Noi, che da adolescenti, quando chiedevamo i jeans firmati, il papà ci rispondeva "vieni quì che te li firmo io!".
Noi che siamo l'ultima generazione ad aver visto padri caricare i bagagli sul portapacchi e svegliarci alle 4 del mattino per andare al mare.
Noi che abbiamo tutti (anche se le nascondiamo) una fotografia che ci ritrae su una spiaggia italiana qualunque, in una conchiglia o sopra un asino con un sombrero in testa.
Noi che abbiamo vissuto ai confini della realtà: non esistevano le cinture di sicurezza, i seggiolini auto, andavamo in bicicletta senza casco, i pattini avevano 4 rotelle (non in linea) e li usavamo per la strada senza protezioni.
Noi che le malattie infettive ce le siamo fatte tutte, in compenso ci hanno vaccinato per la tubercolosi e il tifo.
Noi che andavamo in colonia d'estate.
Noi che abbiamo pianto guardando "Incompreso" (perchè in fondo, neanche tanto, ci immedesimavamo nel povero figlio maggiore)
Noi che abbiamo pianto quando Anthony è morto, gioito dell'amore tra Candy Candy e Terence,sperato che Albert fosse il papà di Candy.
Noi che il primo cartone da femmina che abbiamo avuto è stato Heidi.
Noi che "non è Natale senza Il Piccolo Lord"; e i doni li portava Gesù Bambino e non Babbo Natale.
Noi che abbiamo imparato a memoria "S. Martino" e il "5 maggio".
Noi che alla maturità 60 era il voto più alto.
Noi che.... il primo giorno di scuola era il primo di ottobre, e in prima elementare ci chiamavano "remigini". E andavamo a scuola con il grembiule nero, colletto bianco e fiocco blu.
Noi che la cartella era rettangolare, di solito marrone, di cuoio, senza spallacci imbottiti e le ruote!
Noi, che il massimo della trasgressione era la gazzosa nella bottiglia di vetro con la liquerizia.
Noi che ci sentivamo ricchi con 50 lire per comprare le caramelle all'oratorio.
Noi, che la prima gita dell'oratorio estivo costava "lire 500 lire" e che abbiamo imparato "bandiera rossa" e "bella ciao" dalle suore.
Noi che la prima Barbie aveva le gambe rigide.
Noi, che ci dicevano che avevamo tutto, che non abbiamo fatto la guerra, nè il 68.... ma abbiamo visto cadere il muro di Berlino, abbiamo visto un Papa che è rimasto in carica 25 anni o giù di lì e ha chiesto perdono agli ebrei per ciò che la Chiesa NON ha fatto durante il fascinazismo. E ne abbiamo visto un'altro dimettersi ( in pratica abbiamo 5 papati all'attivo).
Abbiamo respirato la nube di chernobyl, abbiamo "mangiato" la nube... e ci ricordiamo della diossina di Seveso.
Noi che abbiamo visto cadere le torri gemelle e abbiamo avuto paura della guerra.


Se hai vissuto tutto questo, allora hai più di 40 anni.
E sai che i tuoi figli hanno e avranno di meno, pur avendo di più.



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