I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA

Dieci anni fa. Ore 4.07 del mattino. Per la prima volta ho incontrato il tuo sguardo.
Per la prima volta ti ho stretto a me. Eri un cosino talmente piccolo che stavi in una mano ma piangevi così forte, con quella voce da "citofonina " che ancora ti contraddistingue.
Dieci anni fa irruppe nelle nostre vite questa "magagnina " , la nana, sconvolgendole totalmente.
Oggi ti guardo e mi chiedo cosa io abbia fatto in questi dieci anni; e so per certo cosa NON ho fatto, cosa non abbiamo fatto.
Non abbiamo più deciso di andare in ferie all'ultimo minuto, prendendo al volo la prima occasione, ovunque fosse nel mondo.
Non abbiamo più deciso di andare a ballare con gli amici e tornare ciucchi tranati alle quattro del mattino (o andare direttamente al lavoro).
Non abbiamo più dormito quei sonni talmente profondi che poteva crollarci la casa in testa senza che ce ne accorgessimo.
Non siamo più stati solo noi due: siamo diventati la nostra famiglia.
Eppure non mi manca ciò che non ho più fatto. Eppure penso a ciò che abbiamo fatto in tre. Eppure penso a quando ti tenevo in una mano, passando con l'altra l'aspirapolvere o preparando la pastaalforno. A quando ti portavo addosso nella fascia (ma davvero sei ancora convinta che il passeggino serva per il trasporto delle valigie in aeroporto? )
Dormire insieme, stare svegli insieme. I tuoi primi passi vissuti insieme a Lanzarote.
Portarti a visitare musei, castelli, vulcani, siti archeologici, le piramidi, la barriera corallina...e vedere tutto con la stessa meraviglia con cui l'hai visto tu.
Cosa ho fatto in questi anni? 
Ho cambiato la macchina, sono dimagrita e di nuovo ingrassata e di nuovo dimagrita. Ho iniziato e smesso almeno un paio di sport. Ho ritrovato il gusto di andare in bici.  Sono stata malemalemale e poi di nuovo bene.
Mi sono commossa per la bontà di Dio guardandoti, mi sono arrabbiata con Lui per altri motivi , sono tornata da Lui commossa ed entusiasta.
Ho perso qualche persona per strada, ma ne ho trovate altre, e di migliori.
A volte penso che gli anni migliori siano stati questi. In cui io e Yanez eravamo i tuoi migliori amici. In cui pensavamo di essere incasinati, mentre in realtà stavamo bene e non ce ne rendevamo conto. In cui tu non eri abbastanza indipendente da noi da avere la chiave di casa. In cui con noi parlavi, e sapevamo tutto di te.
Adesso hai la chat in viber con le tue MAPS (e tu, mamma, non devi leggere...anche se lo so che poi parlate solo dei punteggi delle squadre dell'oratorio e di che adesivi per viber avete scaricato) , hai un accenno di microseno,  ti metti lo zainetto in spalla per andare in oratorio da sola, salutandomi distrattamente, con la mente già rivolta alla giornata che ti aspetta (e spero anche al Signore o perlomeno al tuo Angelo Custode).
E io mi chiedo,  di tutti i progetti che ho fatto per noi, di tutti i posti da vedere, di tutte le cose da fare, perché ne abbiamo fatte e viste solo alcune?
E non posso non pensare a quanto tu e il tempo mi sfuggiate tra le dita come sabbia, a quanto io cerchi di catturare ogni momento.  A quanto vorrei poter congelare certe immagini e salvarle dagli scherzi della memoria.
E sono certa che i migliori anni della nostra vita siano stati questi, ben sapendo che ce ne saranno altri dieci  e poi altri ancora. E che tu, piccola cozza nana e magagnoide, ti allontanerai da me, mi accuserai di essere una mamma nazista. Ma poi tornerai indietro. Perché così è la vita. Così siamo figlie, così siamo madri.
E allora oggi....BUON COMPLEANNO NANA. E buon viaggio della vita.

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